Fino a pochi anni fa bastava che un computer avesse una scheda
audio e un paio di casse acustiche perché fosse definito
"multimediale"; in effetti quello era già un
bel passo avanti rispetto ai Pc di una volta, che comunicavano
con l'utente solo attraverso un impersonale schermo nero e qualche
bip.
Oggi le cose sono molto cambiate e la comunicazione tra uomo e
macchina è diventata veramente multimediale, cioè
sfrutta mezzi differenti per scambiare le informazioni.
Così l'audio è sempre più perfezionato, con
fantastiche funzioni musicali e spettacolari effetti sonori; la
grafica si è evoluta fino ad arrivare alle incredibili
animazioni tridimensionali e l'integrazione tra computer e televisione
è già una realtà. E adesso, con l'arrivo
dei film digitali su compact disc Dvd, il computer si candida
a tutti gli effetti come dispositivo "ipermediale" capace
di prendere il posto, o quanto meno di affiancare, l'impianto
hi-fi e il videoregistratore.
La potenza dei nuovi processori è tale da consentire l'esecuzione
di applicazioni multimediali di altissimo livello a costi accessibili
anche all'utente domestico. In pratica acquistando un computer
opportunamente attrezzato, e spendendo non più di quattro
milioni, si può ascoltare e comporre musica, vedere la
televisione in una finestra di Windows, acquisire sequenze filmate
da telecamera e montarle con titoli ed effetti speciali; e ancora
è possibile riprodurre i nuovi film digitali su Dvd collegando
il Pc al televisore e all'impianto stereo, oppure giocare ad altissima
velocità con i più moderni titoli 3D.
I concorrenti
Per verificare la qualità e la convenienza dei modelli
oggi disponibili abbiamo contattato i principali produttori e
assemblatori presenti su tutto il territorio nazionale. La configurazione
richiesta per la prova era piuttosto libera, unicamente vincolata
al prezzo massimo di 4.500.000 lire tutto compreso e alla presenza
di un kit audio/video completo (lettore e scheda Dvd, interfaccia
sonora e casse acustiche).
Le società che al momento della richiesta avevano in listino
modelli di questo tipo erano solo sei, su un totale di quindici
aziende selezionate; mancano i nomi più blasonati, come
Ibm e Compaq, o perché il prezzo di listino era troppo
alto o perché la configurazione era priva di dispositivi
Dvd. Tutti i big comunque hanno o avranno a breve nel loro listino
una macchina ipermediale, cioé dotata di lettore Dvd e
configurazione da cinema in casa.
Invece hanno risposto prontamente e con sistemi molto interessanti
i maggiori assemblatori nazionali: Centro Hl, Computer House,
Microlink, Olidata, Planet Computer ed Sbf. Il processore preferito
dai produttori è stato il Celeron di Intel in versione
"Mendocino" (con 128 Kbyte di memoria cache integrata)
a 333 MHz; questo è al momento il chip che offre il miglior
rapporto prezzo/prestazioni (costa meno di mezzo milione di lire),
quindi è il candidato ideale ai sistemi desktop economici
destinati all'uso domestico.
Le sue prestazioni sono più che sufficienti per la maggior
parte delle applicazioni di produttività personale (elaborazione
testi, foglio elettronico, grafica) e grazie alle funzioni multimediali
Mmx la velocità con i giochi e i programmi d'intrattenimento
non fa rimpiangere i chip più potenti e costosi.
Il costo limitato del Celeron, inoltre, permette ai produttori
di arricchire i sistemi con diversi accessori, come schede acceleratrici
3D o masterizzatori.
Scelte di potenza
Ciononostante due assemblatori hanno preferito puntare su processori
più potenti, normalmente destinati ai sistemi professionali:
entrambi sono Pentium II della famiglia "Deschutes",
cioè la serie con tecnologia da 0,25 micron, ma si differenziano
per la frequenza di funzionamento interna al chip (333 e 350 MHz)
e per quella del bus esterno (66 e 100 MHz). Sbf ha scelto la
versione del chip più potente, il che ha valso al suo sistema
il titolo di più veloce della prova; il modello di Centro
Hl adotta invece la versione inferiore. In entrambi i casi, comunque,
le prestazioni generali sono al di sopra della media dei sistemi
Celeron, ma anche il prezzo è sensibilmente superiore.
Video e grafica
Per quanto riguarda la scheda grafica ha fatto la parte del leone
Matrox, con i modelli Millennium e Mystique, entrambi basati sul
chip grafico G200 a 128 bit e architettura Agp (Accelerated Graphic
Port); la dotazione standard di memoria è ormai di 8 Mbyte,
che assicura la possibilità di utilizzare risoluzioni di
lavoro ben più alte di quelle normalmente richieste dalle
applicazioni domestiche. La quantità extra di Ram va comunque
bene per sfruttare al massimo i giochi 3D, discretamente accelerati
dalle funzioni dedicate del processore grafico di Matrox.
Scelta di dubbia efficacia quella di Microlink che ha puntato
su una scheda Ati; si tratta di un modello a 64 bit ormai decisamente
superato, che evidenzia tutti i suoi limiti soprattutto nell'uso
dei giochi 3D.
Originale e molto azzeccata, invece, la soluzione adottata da
Planet Computer, che ha scelto per la grafica 2D la scheda Stb
Nitro Dvd (un modello economica da 4 Mbyte di Ram ma ottimizzato
per il Dvd), rinforzando il settore 3D con un eccellente acceleratore
Voodoo 2 da 8 Mbyte di memoria.
Così si ottiene un livello di velocità più
che accettabile con le normali applicazioni di Windows, mentre
con i film su Dvd e con i giochi tridimensionali si raggiungono
prestazioni estreme pur limitando il costo totale del sistema;
eccellenti, infatti, le doti di fluidità e corrispondenza
cromatica nella riproduzione dei film.
Gli altri produttori hanno affidato la riproduzione dei film su
Dvd a schede di decompressione Mpeg 2 dedicate: Computer House
e Microlink hanno scommesso con successo sul kit di Creative Labs,
un cavallo vincente per qualità e prezzo; Centro Hl ed
Sbf hanno scelto invece il kit di Real Magic, ottenendo però
un piazzamento meno vantaggioso a causa di una qualità
migliorabile e soprattutto di un'eccessiva difficoltà di
configurazione.
Originale la scelta di Olidata che ha installato una quasi sconosciuta
scheda Fic dalle buone doti di qualità e fluidità
di riproduzione; peccato che abbia mostrato evidenti incompatibilità
meccaniche col cabinet del computer (il connettore audio è
ostruito dal telaio e quasi inutilizzabile).
Monitor da 17 pollici
Sul lato dei monitor va registrata un risultato piuttosto buono
da parte di tutti i concorrenti: la dimensione standard è
ormai diventata 17 pollici, quella che offre il miglior compromesso
tra area visibile e prezzo.
A differenza di quanto si rilevava in passato la qualità
dei vari monitor è molto omogenea, e anche i modelli meno
noti offrono elevate risoluzioni di lavoro con immagini stabili
e controlli digitali. Volendo si può risparmiare oltre
mezzo milione scegliendo uno schermo da 15 pollici, ma così
verrebbero davvero sprecate le potenzialità multimediali
di questi computer superaccessoriati.
Chi ha un budget più elevato può pensare ai nuovi
modelli da 19 pollici, ma visto il loro costo relativamente alto
forse l'uso domestico non giustifica la spesa extra.
Drive e audio
Tutti i lettori utilizzati nelle configurazioni provate sono compatibili
con la velocità 2X per i dischi Dvd, mentre le prestazioni
in lettura dei normali Cd-Rom vanno dall'8X del Toshiba (Planet
Computer) al 24X del Philips (Centro Hl ed Sbf), passando per
i 20X dell'Hitachi e del Creative Labs (Olidata, Computer House
e Microlink). Alcuni drive, soprattutto l'unità Toshiba,
hanno avuto difficoltà a leggere i compact disc masterizzati
in casa; questo comportamento è tipico dei primi lettori
Dvd, comunque praticamente tutti i produttori offriranno entro
breve gli stessi sistemi equipaggiati con i drive di terza generazione
che saranno esenti da tale difetto e avranno velocità maggiori
(4X/32X). Sia per i lettori di Cd/Dvd che per i dischi fissi la
tecnologia utilizzata è quella Eide, più economica
di quella Scsi e ideale per l'uso dei Pc con Windows 98 in configurazione
desktop; ormai tutti i produttori limitano l'uso delle più
costose, sebbene più efficienti, periferiche Scsi ai sistemi
Windows Nt in configurazione server o workstation. I dischi fissi
più comuni hanno capacità di 4, 6 e 8 Gbyte con
velocità di 5.400 giri al minuto; i modelli più
potenti, invece, ruotano a ben 7.200 giri al minuto e offrono
addirittura 10 Gbyte di spazio (Centro Hl ed Sbf).
Il punto debole di molti sistemi è l'audio, non tanto per
causa delle schede sonore, ma per la scarsa qualità generale
delle casse acustiche. Le uniche due che meritano un giudizio
positivo sono quelle prodotte da Creative Labs adottate dai sistemi
di Computer House e Centro Hl e quelle marchiate Typhoon utilizzate
nella configurazione di Planet Computer; entrambi i kit offrono
un'elevata potenza acustica e una buona qualità dei suoni,
anche grazie all'uso di due speaker separati e di un subwoofer
per i toni bassi. Gli altri modelli sono sì appariscenti
ma davvero deludenti dal punto di vista della qualità sonora.
A questo punto gli elementi per la valutazione ci sono tutti.
Scoprite nelle pagine successive come i computer si sono comportati
durante le nostre prove e scegliete il vostro modello preferito.
|